L'esperienza con Davis si stava chiudendo: John avrebbe suonato solo ancora una volta nel gruppo di Miles, il 21 marzo 1961, in occasione dell'incisione dell'album Columbia "Someday My Prince Will Come". Al ritorno negli USA, Coltrane affrontò ancora una volta il dilemma della formazione: non riusciva ad ingaggiare McCoy Tyner, che sentiva pronto per il ruolo cardine nella sezione ritmica. Ripiegò su una soluzione diversa quanto improvvisata, guardando a Don Cherry, il trombettista che poteva affiancarlo degnamente per la prima incursione nel territorio dell'avanguardia colemaniana. In due sedute, il 28 giugno e 8 luglio, Coltrane registra un album in "The Avant-Garde" (edito nell'aprile '66, a nome "John Coltrane & Don Cherry") dove suona il soprano, in quartetto senza piano, con Charlie Haden al basso e Ed Blackwell ai drums, che avevano già condiviso con Ornette Coleman i sentieri del "free Jazz" e sempre per la stessa etichetta Atlantic.
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martedì 24 febbraio 2015
"The Avant-Garde"
L'esperienza con Davis si stava chiudendo: John avrebbe suonato solo ancora una volta nel gruppo di Miles, il 21 marzo 1961, in occasione dell'incisione dell'album Columbia "Someday My Prince Will Come". Al ritorno negli USA, Coltrane affrontò ancora una volta il dilemma della formazione: non riusciva ad ingaggiare McCoy Tyner, che sentiva pronto per il ruolo cardine nella sezione ritmica. Ripiegò su una soluzione diversa quanto improvvisata, guardando a Don Cherry, il trombettista che poteva affiancarlo degnamente per la prima incursione nel territorio dell'avanguardia colemaniana. In due sedute, il 28 giugno e 8 luglio, Coltrane registra un album in "The Avant-Garde" (edito nell'aprile '66, a nome "John Coltrane & Don Cherry") dove suona il soprano, in quartetto senza piano, con Charlie Haden al basso e Ed Blackwell ai drums, che avevano già condiviso con Ornette Coleman i sentieri del "free Jazz" e sempre per la stessa etichetta Atlantic.
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